giovedì 14 febbraio 2008

Dal Gazzettino di Pordenone del 14 febbraio 2008

Nota della CPS

Budoia - (S.S.) La nota di cinque pagine è stata inviata dalla Cps, srl proprietaria delle cave Val Longa e Lamata di Caneva, ai Comuni di Budoia, Caneva, Polcenigo e alla Provincia per fare alcune precisazioni sulla vicenda che, tra ricorsi al Tar e proteste, sta tenendo banco in paese. Una sorta di biglietto da visita con il quale la ditta racconta il suo passato, «un risultato ambientale raggiunto alla cava Lamata riscontrabile e apprezzato dagli organismi regionali per la qualità della sua risistemazione ambientale», e presenta il suo futuro che si chiama Val Longa con un progetto «iniziato dall'analisi della riduzione degli impatti ambientali e soprattutto a quelli connessi alla visibilità delle coltivazioni, alla produzione di polveri, rumori ed emissioni in atmosfera e, non per ultima, la viabilità collegata». Ed è proprio quest'ultimo punto ad aver sollevato le proteste dei residenti che temono un aumento del traffico pesante con l'apertura della nuova cava. Un timore che la Cps cerca di dissipare fornendo alcuni dati sulla base della materia prima che la cava dovrebbe fornire al cementificio di Torviscosa (progetto presentato dal Gruppo Grigolin, coproprietario della Cps): «Il fabbisogno fornito alla cementeria dalla Cps era stato quantificato in circa 10 mila quintali il giorno che avrebbero comportato un traffico giornaliero di camion lungo la direttrice Sarone-Budoia di 24 viaggi di andata e altrettanti di ritorno nell'arco di nove ore diurne, ovvero un transito ogni 22 minuti». La nota ricorda poi che l'amministrazione comunale di Budoia nel 2006, dopo aver detto no al passaggio di mezzi all'interno del paese, aveva espresso parere favorevole alla realizzazione, a spese della Cps, di un pezzo di strada che dal passaggio a livello adiacente la zona industriale, costeggiando la ferrovia raggiungesse la stazione ferroviaria. Poi, dopo le difficoltà intervenute per la realizzazione del cementificio di Torviscosa, la Cps ha chiesto alla regione di poter utilizzare la stazione di Budoia per trasportare in altri siti del Gruppo Grigolin la quantità di materiale prevista dal progetto. «La produzione inizierà non prima di tre anni», conclude la nota sottolineando che «la compatibilità ambientale non è un'autorizzazione. La nuova viabilità sarà vagliata ancora dall'amministrazione comunale».

1 commento:

rinnovamento ha detto...

se la matematica non è una opinione, ed ammesso e non concesso di prendere per veritiri i dati della CPS, i viaggi sarebbero 48 in un arco di 540 minuti. Uno ogni 11 (undici) minuti e non ogni 22.