Allo scopo di dare maggiore enfasi a dei commenti che riteniamo molto interessanti, li promuoviamo a rango di Post.
rinnovamento ha detto...
Visto che è iniziata l'operazione di sbarramento e minimizzazione del problema camion in pedemontana (ed alla stazione di Santa Lucia) vediamo di dare un ulteriore chiarimento numerico.Il premesso di escavazione è di 10.000 q/li/giorno che, per un carico medio di 250 q/li per camion, fanno 40 camion in andata, quindi 80 viaggi al giorno. Questo è vero ipotizzando 5 giorni lavorativi, ma non ci sta scritto da nessuna parte che devono essere contestuali all'escavazione ! Importante è non aprire il cancello, perchè una volta accettato il transito e le sue conseguenze, nessuno impedirà a qualcuno di aumentare la quota giornaliera di escavazione o peggio, di aggiungere dell'altro (vedasi coltivazione Cava Caprioli). Saluti a tutti.
4 febbraio 2008 16.02
Anonimo ha detto...
Concordo con Rinnovamento. in questo momento la attenzione dei cittadini deve essere massima; siamo in una fase in cui forse si puo' ancora fare qualche cosa per cercare una soluzione. Una volta aperte le porte sara' difficile per noi cittadini controllare la situazione e non potremo certo impedire l'utilizzo dello scalo e del percorso ad altre realta' economiche del settore. Alla luce delle proposte tecniche che l'impato di val. ambientale ha offerto per la Pedemontana e Santa Lucia credo ci sarà un peggioramento nella qualità della vita.Noto comunque un calo di tensione da parte del Vs. Comitato, non vi vedo piu' nei giornali. Pausa tattica in attesa degli eventi politici annunciati?Per tornare all'articolo del Gazzettino, mi aspettavo una risposta del Sig. Assessore nei giornali. a quasta sera non ho visto nulla. Qualcuno sa qualche cosa?prego voler pubblicare. grazie
6 febbraio 2008 0.18
Anonimo ha detto...
Scusate se intervengo di nuovo, ma a seguito di attenta lettura dell'art. del Gazzettino ho una strana impressione. Si parla di VIA per Budoia, piano regolatore per viab. alternativa; si integra con la delibera del Consiglio Comunale, che dice no al passaggio dei camion? o stiamo già svicolando? O, spiegatemi, sono strumenti da opporre? Gradirei le opinioni di altri bloggers. Attenzione poi, perche' la vostra "piece de resistance" deve essere Santa Lucia. Una volta che Budoia dota la stazione di protezioni ambientali ed accontenta le case la attorno, la Pedemontana è comunque ko. Non vedo tra i due Comuni e tra i cittadini dei medesimi paesi una unione di intenti, un movimento di opinione compatto, che porti i Vs. amministratori ad una azione comune. sarebbe deleterio che Polcenigo andasse da una parte (soluzione alternativa) e Budoia da un altra. (si allo scalo con protezioni ambientali adeguate).prego pubblicare
6 febbraio 2008 0.41
ramon ha detto...
Non si può fare un distinguo fra i problemi delle singole frazioni o paesi senza tener conto che la viabilità verrà compromessa dal punto di vista ambientale e logistico lungo tutto il percorso pedemontano. Ovvio che i comitati dovranno agire per conto proprio anche se alcune strategie future potrebbero essere concordate. In quanto allo scalo merci di S.ta lucia non lo si ritiene idoneo allo scopo essendo molto vicino a residenze che non avrebbero mai dovuto essere edificate, sopratutto dopo che gli enti sono stati messi a conoscenza di un progetto che ritengo molto importante. Vi è una zona industriale che potrebbe sopperire a ciò e le zone industriali sono state create appositamente per risolvere i problemmi legati alla produzione. Detto questo al di là del fatto che il tragitto prospettato potrebbe essere facilmente modificato senza danneggiare in modo così impattante l'ambiente e risolvendo problemi di viabilità anche di fiaschetti, qualsiasi protezione non sarebbe di certo adeguata a rispettare le norme viigenti d'inquinamento acustico e ambientale, polveri e polveri sottili dato che anche le locomotive non sono elettrificate almeno per ora.C'è il pericolo poi che in un futuro tale scalo possa essere usato per ulteriori scopi che allo stato attuale è difficile prevedere.Vi sono abitazioni ad appena 60 150 mt e lo scalo non è detto che in un futuro possa divenire centro intermodale per la zona industriale budoiese e forse anche di altre realtà. Sarebbe interessante quindi rivedere il progetto con una maggiore lungimiranza e progettazionein modo di non danneggiare cittadini già possessori di beni al 50% dato che il resto fa parte del debito pubblico.
giovedì 7 febbraio 2008
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