giovedì 21 febbraio 2008

Dal Messaggero Veneto del 20 febbraio 2008

Marcia indietro in provincia.

Budoia - Stop al "politichese" sulla tormentata vicenda del traffico pesante nell'asse Caneva -Santa Lucia di Budoia che da un mese infiamma la pedemontana: la Lega Nord ha chiesto un incontro ufficiale con la ditta Cps, durante l'animata assemblea pubblica del Carroccio nella sala consiliare di Budoia. "Passiamo ai fatti e chiediamo un incontro ufficiale a Caneva con la ditta Cps - hanno detto i leader del Carroccio di Aviano-Budoia e Polcenigo, con Egidio Santin che coordina il Gruppo civico per la per la riqualificazione di Polcenigo -. Presenteremo l'ipotesi alternativa al trasporto su strada degli inerti di cava, cioà la costruzione di un binario che colleghi la zona di cava al passaggio a livello di Ranzano".
Due i fronti aperti dal Carroccio. "Domani - ha anticipato Edouard Ballaman, promotore dell'iniziativa - il consiglio provinciale voterà la mozione di revoca al parere favorevole dato dall'ente alla Regione". Regione che ha acceso il verde sul traffico dei Tir sulle strade della Pedemontana con la delibera 2863 del 23 novembre scorso. Il Comitato dei Cittadini di Santa Lucia di Budoia ha raccolto 900 firme, depositate a Trieste, chiedendone la revoca e altre 160 sull'istanza di autotutela. L'amministrazione comunale di Budoia ha presentato ricorso al Tar, nei primi giorni di febbraio. La Lega cerca la terza via: il confronto con la ditta Cps, che dirige il progetto di escavazione e trasporto, per ottenere una soluzione morbida.
"Salvare il mercato del lavoro, l'occupazione e l'ambiente - è la linea del Carroccio -. Le amministrazioni comunali di Budoia e Polcenigo fanno "melina", ma serve un'azione risolutiva". Significa risolvere quello che il consulente della ditta Cps Giannino Padovan ha presentato nel forum pubblico di Budoia: 50 viaggi al giorno dei Tir, dalla cava a Santa Lucia. Moltiplicati per 235 giorni l'anno (lavorativi) e nell'arco di 20 anni (il tempo del contratto stipulato) significano 225 mila passaggi che alzano il tasso di inquinamento e mettono a rischio la sicurezza.

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