Camion a Budoia: seconda petizione
Budoia - San Valentino a suon di petizione per il Comitato dei Cittadini di Santa Lucia di Budoia: sono 160 le firme in calce all'istanza di autotutela spedite giovedi scorso in Regione, in Comune e alla Direzione centrale ambiente e lavori pubblici di Trieste. Il primo trimestre dell'anno mette a segno due petizioni dei cittadini (la prima è stata consegnata in regione all'alba di Febbraio, con 900 firmatari) e l'obiettivo condiviso di un futuro eco-sostenibile nella Pedemonata. " Continua il nostro impegno - afferma la numero uno del comitato, Rosa Olivo - in difesa del territorio e contro l'aumento della mobilità viaria di mezzi pesanti da Caneva alla stazione di Santa Lucia. L'istanza di ricorso al TAR dell' amministrazione comunale di Budoia contro la delibera regionale che mette a rischio il nostro habitat è un atto dovuto. Il comitato non ci sta al ping-pong delle responsabilità sugli effetti della delibera regionale approvata il 23 novembre 2007. Prendiamo atto delle ragioni e dei dati trasmessi dalla ditta CPS interessata all'estrazione nella cava Val Longa di Caneva a alla spedizione degli inerti - continuano i cittadini facenti parte del Comitato -. Abbiamo espresso perplessità sulla veridicità dei dati (impatto ambientale, quantità dei mezzi pesanti in transito, rischio sicurezza e altro) nelle assemblee pubbliche. Il Comitato, che conta 60 adesioni e continue richieste di iscrizione, si riunirà a breve: verificherà nuove e più incisive inizative a tutela della salute e degli interessi della comunità".
Maturata la seconda mossa dei cittadini, il feeling con l'Agenda 21. "Discuteremo la proposta da presentare al Comune di Budoia perchè adotti le norme previste dall'Agenda 21 - indica il Comitato - in materia di trasparenza e coinvolgimentoi diretto dei singoli cittadini nella gestione del nostro territorio. Come capita in altre realtà vicine". Sempre mantenendo le distanze "da qualsiasi forma di strumentalizzazione politica". C.B.
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