giovedì 7 febbraio 2008

Dal Messaggero Veneto del 6 febbraio 2008

Un camion ogni sei minuti. Insostenibile!

Budoia. Il Comitato dei Cittadini di Santa Lucia di Budoia non molla e finisce in rete. Lancia l'SOS sulla difesa ambientale nella tivù "PNBox".
Consegnata la petizione con 900 firme al presidente del consiglio regionale Alessandro Tesini contro il passaggio dei tir con materiale di cava sull'asse viario Caneva-Santa Lucia, ora i residenti fanno pressing su Internet. "Il nostro impegno per modificare il percorso e la destinazione dei mezzi pesanti, approvato dalla regione con delibera 2863 il 23 novembre 2007, incassa altri consensi - rileva Mario Fucile assieme ai promotori del Comitato - Riceviamo adesioni e sostegno no stop per siglare il documento di autotutela, e si allunga anche la lista degli iscritti al nostro gruppo".
L'80% delle 900 firme consegnate a Trieste è stato raccolto in tempo record tra i residenti di Budoia e Polcenigo. Un altro centinaio dal gruppo del Carroccio locale, circa 50 dagli amici di Grillo e altrettante dagli amministratori di Polcenigo. E, inoltre, atteso per 10 febbraio il parere del legale consultato dal Comune di Budoia e dal sindaco Antonio Zambon per decidere sul discorso al TAR avverso alla delibera regionale.
Le forze politiche e civiche sono d'accordo al no secco sul passaggio degli automezzi pesanti dalla Cava Val Longa alla ferrovia di Santa Lucia trasformata in scalo intermodale "Non è il numero dei camion che ci spaventa - hanno detto alcuni residenti - quanto, piuttosto, il numero dei loro viaggi. Un passaggio ogni 6 minuti è insostenibile sia per la salute sia per l'ambiente. L'attenzione è soprattutto rivolta alla qualità della vita che si teme possa, con il passare del tempo e del traffico, degradare". Chiara Benotti.

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